Chi Siamo

Raffaella Ceragioli

 Giornalista professionista, Raffaella Ceragioli fa l'allevatrice per passione.
 In questo sito, scoprirete il suo allevamento, il suo modo di allevare, i suoi boxer
e molto ancora su questa razza incredibile che,
dopo essere entrata nel cuore, si accoccola nell'anima per sempre.
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La nostra prima cucciolata, da neofiti assoluti. Non ci capivamo niente, è capitato.
Fa anche un po' male ricordare, perché Clara non c'è più, e lei era un pezzo importante di cuore che se n'è andato.
Da lì è esplosa una passione travolgente.
E' iniziato lo studio: linee di sangue, esami, campioni, fotografie. Libri, lo standard, la storia del boxer, disegni, misure, leggere, guardare, confrontare... All'inizio si ragiona così: "Il mio cane è il modello di perfezione". E poi, la voglia di migliorare, si comincia a capire. Si cominciano ad apprezzare certe cose, si notano i difetti. Si cresce.

Da allora, diverse cucciolate di notti a luci rosse! Noo, cosa avete capito? Parlo della lampada per scaldare i piccoli che resta accesa su di loro notte e giorno. E siccome la cassaparto è vicina al letto...

Quello che abbiamo imparato subito è la prima regola inderogabile dell'allevare: accoppiare solo dopo aver fatto gli esami ufficiali e aver verificato la compatibilità in termini di salute.
I nostri cani, tutti, hanno fatto esami cardiologici e lastre per displasia e spondilosi ufficiali.
Prima di mettere al mondo una cucciolata, facciamo tutto quello che è in nostro potere fare perché nascano SANI!

La bellezza va a braccetto con il carattere. Un boxer pavido non è un boxer. Un boxer aggressivo non è un boxer. Un boxer non equilibrato non è un boxer. E se non è un boxer, non si riproduce. Questa è la seconda regola che osserviamo con scrupolo. Ecco perché è fondamentale che i cuccioli abbiano il PEDIGREE!
Il pedigree è il documento che attesta che, alle spalle del cucciolo che porterete a casa, c'è un attento lavoro di selezione. Per essere chiari: un boxer senza pedigree, non è un boxer!

Il che non significa che non va amato come e di più di qualsiasi altro cane, ma per essere di razza, deve avere il pedigree. Quindi, se chiamate un allevatore SERIO e gli dite che il pedigree non vi interessa, l'allevatore si arrabbierà! Giustamente!
Un pedigree costa 34 euro al massimo. Chi vi fa il doppio prezzo, vuole imbrogliarvi!
Imparare a distinguere allevatori e cagnari salverà la vita di moltissimi cuccioli  e non incrementerà l'orrore del mercato di cuccioli importati indiscriminatamente senza le dovute attenzioni.

Quando cercate un cucciolo: le 8 cose che dovete chiedere all'allevatore:

  • I cuccioli hanno il pedigree? (proseguite nell'informarvi solo ed esclusivamente se la risposta è affermativa).
  • I genitori hanno gli esami ufficiali? (proseguite nell'informarvi solo ed esclusivamente se la risposta è affermativa). 
  • La mamma è visibile? (proseguite nell'informarvi solo ed esclusivamente se la risposta è affermativa). 
  • Come sono allevati i cuccioli? (In casa, in box, con altri adulti - oltre alla mamma, sono già stati in macchina? Sono usciti dall'allevamento?) - I cuccioli allevati in casa, in genere sono più "maturi" di quelli cresciuti in un box. Le ragioni sono fin troppo evidenti. Un cucciolo allevato in box conoscerà meno del mondo che lo circonda, sarà meno esperto sul linguaggio degli altri cani, ma recupererà facilmente. L'importante è sapere la differenza. 
  • Posso visitare l'allevamento? Se la risposta è no, non vi fidate!
  • Verificate che l'allevatore allevi una, al massimo due razze.
    Non basta una vita per imparare tutto di una razza, figuriamoci se è possibile sapere quello che si fa quando se ne allevano tante!
  • ALLA FINE e solo come ultima domanda, chiedete quanto costa il cucciolo. E se costa meno di  800-1000 euro, fatevi quattro conti. Un cucciolo allevato nel modo giusto ha dei costi precisi prima ancora che nasca. Un prezzo inferiore segnala che qualcosa che doveva essere fatto non è stato fatto.